Originario del tardo settecento, il nucleo era abitato da un’ampia famiglia allargata e si è andato rimodulando nel corso dei secoli sulla base delle esigenze della piccola comunità.
“Il Machichi”, come i vecchi chiamavano il quartiere a mezzacosta a indubbia vocazione contadina, è immerso nella natura e fieramente arroccato come una minuscola casbah. La sua posizione, un po’ distaccata dal centro del paese, consente di godere di una vista spettacolare e del prezioso privilegio del silenzio, smosso soltanto dallo stormire del vento fra gli alberi, dal canto degli uccelli e dal familiare brontolìo del vulcano. L’allegra confusione del porto e della strada principale che percorre l’antico quartiere dei pescatori di Scari, sembrano lontanissime eppure non distano che pochi minuti: percorrendo la stradina sterrata del “torrente” è possibile raggiungere la centralissima Via Roma e da lì salire verso la piazza di San Vincenzo con la sua chiesa e la terrazza dal panorama mozzafiato, oppure scendere verso il porto e l’ampia spiaggia nera di Scari.
Dal pontile d’attracco la casa è raggiungibile facilmente a piedi salendo verso la piazza ed imboccando a sinistra via Lipari, il viottolo dell’”Angolo Giallo”, proprio di fronte all’ottima pizzeria di “Giovanni”. Il sentiero, sterrato ed esclusivamente pedonale, è parte del letto di un torrente, “u vadduni”, scavato nel tempo dalle acque piovane che scendono dalle pendici del vulcano: è mantenuto sterrato secondo le antiche tradizioni e le moderne normative, per consentire il corretto defluire delle copiose acque invernali.
Nel caso abbiate bagagli pesanti, uno dei caratteristici minitaxi elettrici può accompagnarvi fino all’imbocco di Via Lipari. A Stromboli infatti non circolano automobili!